Se ha publicado la obra de Francesco Pesce, "Le obbligazioni alimentari tra diritto internazionale e diritto dell'Unione europea", editada por Aracne Editrice.
Il volume si sofferma sul tema obbligazioni alimentari nel diritto internazionale privato, tanto di fonte europea quanto di fonte internazionale. In particolare, sul primo versante viene in rilievo il regolamento (CE) n. 4/2009, capace di incidere su tutti i settori della cooperazione giudiziaria civile in tema di rapporti alimentari nella famiglia: si tratta del primo regolamento che, nell’ambito del cd. spazio giudiziario europeo, abbia contemporaneamente provveduto a disciplinare la competenza giurisdizionale, la legge regolatrice del rapporto, il regime di libera circolazione delle decisioni e, non ultima, la cooperazione amministrativa transfrontaliera. Sul fronte del diritto internazionale pattizio, poi, si impone il riferimento alla convenzione ed al protocollo dell’Aja del 2007, anche in ragione del fatto che la normativa dell’Unione, per mezzo di un rinvio del tutto peculiare per un regolamento europeo, rimette interamente a quest’ultimo la disciplina dei conflitti di leggi. Il lavoro si ripropone di dare adeguato conto di tale quadro, particolarmente articolato, mirando a metterne in luce gli intrecci ed evidenziandone i concreti risvolti applicativi.
Extracto del índice de la obra:
Capitolo I . L'approvazione del regolamento (CE) n. 4/2009 e il suo ambito di applicazione1. Verso uno strumento interamente dedicato alle obbligazioni alimentari nello spazio giudiziario europeo: genesi del regolamento 4/20092. I limiti applicativi del regolamento 4/20093. La nozione autonoma di “obbligazione alimentare” e il diritto degli Stati membri4. L’assenza di limiti applicativi ratione personarum e la sua ricaduta sui rapporti con le norme interne incidenti sulla medesima materia5. Il coordinamento con le convenzioni internazionaliCapitolo II - I criteri di determinazione della competenza giurisdizionale1. I titoli alternativi di giurisdizione previsti in via generale dal regolamento2. La disciplina della proroga3. La competenza sussidiaria e la previsione di un forum necessitatis4. Un’ipotesi di perpetuatio iurisdictionis5. La competenza in materia cautelare6. Le verifiche da effettuarsi ad opera del giudice adito7. Il coordinamento nell’esercizio dell’attività giurisdizionaleCapitolo III - La legge applicabile al rapporto alimentare: il rilievo del protocolo dell'Aja del 20071. Dalle disposizioni preliminari al codice civile2. (segue) all’art. 45 della legge 218/1995: il valore del rinvio “in ogni caso” alla convenzione dell’Aja del 19733. Il protocollo dell’Aja del 2007 tra diritto internazionale e diritto dell’Unione europea: alcuni profili critici4. I limiti ratione materiae del protocollo dell’Aja e l’ambito della legge applicabile5. Una rilevante novità: il ruolo dell’autonomia privata nell’optio legis6. La legge applicabile in mancanza di scelta delle parti: il criterio principale7. (segue) i criteri sussidiari8. (segue) e le norme speciali predisposte in relazione a determinate categorie di relazioni familiari9. La clausola dell’ordine pubblico quale limite all’applicazione della normativa straniera richiamata10. Ulteriori profili applicativi11. Il rilievo dei regolamenti Roma I, Roma II e 650/2012 in relazione alle obbligazioni alimentari non fondate sull’esistenza di rapporti di famiglia (cenni)Capitolo IV - Riconoscimento ed esecuzione all'estero delle decisioni e recupero del credito alimentare tra regolamento 4/2009 e convenzione dell'Aja del 20071. La circolazione delle decisioni in materia alimentare: pluralità di fonti normative e modelli di riferimentoSEZIONE I - IL (PRESSOCHÉ GENERALIZZATO) SUPERAMENTO DELLA PROCEDURA DI EXEQUATUR NEL REGOLAMENTO 4/20092. Riconoscimento, esecutività ed esecuzione delle decisioni sugli alimenti nella cooperazione europea “a due velocità”: la soluzione del cd. doppio binario3. Le previsioni comuni ai due sistemi di circolazione delle decisioni4. Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni provenienti dai Paesi vincolati dal protocollo dell’Aja del 20075. Riconoscimento ed esecuzione delle decisioni provenienti dai Paesi non vincolati dal protocollo dell’Aja del 2007SEZIONE II - LA CIRCOLAZIONE DELLE DECISIONI PROVENIENTI DAGLI ORDINAMENTI EXTRAEUROPEI: LA CONVENZIONE DELL’AJA DEL 20076. La nuova convenzione dell’Aja ed il suo ambito applicativo7. L’art. 18 e i limiti all’azione: una previsione sulla competenza giurisdizionale diretta ma “negativa”8. La regolamentazione del riconoscimento e dell’esecuzione delle decisioni in materia alimentareCapitolo V - Cooperazione amministrativa internazionale e accesso alla giustizia in materia di alimenti tra diritto internazionale pattizio e normativa europeaSEZIONE I - COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA E ACCESSO ALLA GIUSTIZIA NEL REGOLAMENTO 4/20091. La cooperazione amministrativa transfrontaliera: ratio, caratteri e ambito applicativo2. L’individuazione delle autorità centrali e il ruolo loro attribuito dal regolamento3. La disciplina dell’accesso alle informazioni da parte dell’autorità centrale tra efficacia dell’azione e tutela dei dati personali sensibili4. Le norme del regolamento 4/2009 in materia di “accesso alla giustizia”SEZIONE II - LA CIRCOLAZIONE DELLE DECISIONI PROVENIENTI DAGLI ORDINAMENTI EXTRAEUROPEI: LA CONVENZIONE DELL’AJA DEL 20075. La convenzione dell’Aja del 2007: cooperazione amministrativa6. (segue) e accesso alla giustizia
Ficha técnica:
Francesco Pesce"Le obbligazioni alimentari tra diritto internazionale e diritto dell'Unione europea"Aracne Editrice, Roma, 2013 (Scritti di diritto privato europeo ed internazionale, 3)412 pp. - libro: 30,00 € | pdf: 18,00 €ISBN: 978-88-548-6665-2
No hay comentarios:
Publicar un comentario
Los comentarios son responsabilidad exclusiva de su autor. Se reserva el derecho de eliminar cualquier comentario contrario a las leyes o a las normas mínima de convivencia y buena educación.